Viticoltura eroica: Manifesto del Cervim per vignaioli estremi e biodiversità

Il documento, ideato e promosso dal team di Roberto Gaudio, sarà sottoscritto dagli attori della filiera

Un Manifesto per dare ancora più forza alla viticoltura eroica, ai “vignaioli estremi” che operano in montagna, in zone di forte pendenza e nelle piccole isole, preservando la biodiversità. È il “Manifesto della viticoltura eroica” stilato dal Cervim.

Il documento è stato presentato nelle scorse settimane, in occasione di Vins Extrêmes e sarà protagonista dell’interno 2020 in occasione degli eventi e delle manifestazioni enologiche del Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana.

“Il Manifesto della viticoltura eroica – sottolinea il presidente Cevim, Roberto Gaudio – rappresenta una sintesi propositiva di cosa siano i vigneti estremi e il lavoro quotidiano dei vignaioli, a vantaggio di ambiente, paesaggio e biodiversità”.

“Un Manifesto – continua Gaudio – che è anche un impegno che il mondo del vino si è preso per promuovere questa tipologia di viticoltura e che sarà firmato e condiviso da enti, Consorzi di tutela, singoli produttori e associazioni del vino, mondo della ricerca e professionisti”.

Fra i grandi eventi del Cervim della prima parte dell’anno, il Vinitaly (a Verona dal 19 al 22 aprile) e il VII Congresso Internazionale sulla Viticoltura di Montagna e in Forte Pendenza, che si terrà a Vila Real, in Portogallo, dal 14 al 16 maggio. Di seguito il testo integrale del manifesto.

La viticoltura eroica è una straordinaria espressione della capacità dell’uomo di dare un futuro sostenibile a persone che operano in territori geografici peculiari e difficili. I vigneti eroici rappresentano un monumento al lavoro dell’uomo e alla conservazione del territorio e devono essere tutelati anche per il loro interesse storico, culturale e soprattutto paesaggistico.

La viticoltura eroica svolge un ruolo fondamentale per la conservazione dell’ambiente in aree delicate e fragili, preservandolo dall’abbandono e dalle aggressioni del cambiamento climatico. Le viti, coltivate in zone eroiche, crescono in ambienti vocati e sono conservatrici di biodiversità varietale, da esse si ottengono vini originali e di elevata qualità organolettica.

La coltivazione delle viti nelle aree eroiche è un’attività fondamentale per il mantenimento dell’agricoltura e della presenza dell’uomo in siti con difficoltà strutturali permanenti, oltre che per un corretto rapporto fra le diverse attività produttive a beneficio dell’economia circolare.

La viticoltura eroica con i suoi paesaggi unici rappresenta un valore aggiunto a vantaggio anche del turismo e delle attività ad esso collegate. La viticoltura eroica deve trovare adeguati riconoscimenti nel quadro di una politica coerente e complessiva in favore dei suoi territori e del loro sviluppo sostenibile.

La produzione dei vini eroici e più onerosa che in altri ambienti. Sul mercato la loro origine deve essere chiaramente riconoscibile e valorizzata attraverso l’utilizzo dell’apposito marchio ‘CERVIM – Viticoltura Eroica’ così da garantire sia la giusta remunerazione al produttore sia la riconoscibilità al consumatore.

I territori interessati dalla viticoltura eroica dovranno avere gli adeguati riconoscimenti internazionali, UNESCO e FAO, oltre a quelli nazionali. Al fine della tutela e promozione della viticoltura eroica l’Istituzione di riferimento a livello internazionale è il CERVIM”.

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